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*The whole scene is presented here, with parentheses indicating the section to be cut if using for audition purposes. *
PERCY:
E che temer degg'io?
Da quel dì che, lei perduta,
disperato in bando andai,
da quel dì che il mar passai,
la mia morte cominciò.
Ogni luce a me fu muta.
Dai viventi mi divisi;
ogni terra ov'io m'assisi
la mia tomba mi sembrò.
(ROCHEFORT:
E venisti
a far peggiore
il tuo stato a lei vicino?)
PERCY:
Senza mente, senza core,
cieco io seguo il mio destino.
Pur talvolta,
in duolo sì fiero.
Mi sorride nel pensiero
la certezza che fortuna
i miei mali vendicò.
(ROCHEFORT:
Già la caccia si raduna...
Taci: alcun udir ti può.
CORO:
Olà! Veloci accorrano
i paggi, gli scudieri...
i veltri si dispongono
s'insellino i destrieri...
più che giammai sollecito
esce stamane il Re.
PERCY:
Ed Anna anch'ella!...
ROCHEFORT:
Acquetati.
Forse con lui non è.)
PERCY:
Ah! così ne' dì ridenti
del primier felice amore,
palpitar sentiva il core
nel doverla riveder.
Di que' dolci e bei momenti,
ciel pietoso,
un sol mi rendi:
poi la vita mi riprendi,
perch'io mora di piacer.
(CORO:
Si appressa il Re: schieratevi...
Al Re si renda onor.)
Da quel di che, lei perduta