De miei bollenti spiriti, O mio rimorso

La Traviata

Alfredo Germont

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Lyrics

Lunge da lei per me non v'ha diletto!
Volaron già tre lune
dacché la mia Violetta
agi per me lasciò, dovizie, amori
e le pompose feste,
ov'agli omaggi avvezza,
vedea schiavo ciascun di sua bellezza.
Ed or contenta in questi ameni luoghi
tutto scorda per me.
Qui presso a lei io rinascer mi sento,
e dal soffio d'amor rigenerato
scordo ne'gaudi suoi tutto il passato.

De' miei bollenti spiriti
il giovanile ardore
ella temprò col placido
sorriso dell'amor, dell'amor!
Dal dì che disse:
vivere io voglio io voglio a te fedel,
dell'universo immemore
io vivo, io vivo quasi,
io vivo quasi in ciel.

Dal dì che disse:
vivere io voglio a te fedel,
Ah sì…dell'universo immemore
io vivo, io vivo quasi,
io vivo quasi in ciel.
Io vivo in ciel.
Dell'universo immemore.
Io vivo quasi in ciel.
Ah sì, io vivo quasi in cielo.

(ALFREDO
Annina, donde vieni?

ANNINA
Da Parigi.

ALFREDO
Chi tel commise?

ANNINA
Fu la mia signora.

ALFREDO
Perche?

ANNINA
Per alienar cavalli, gnocchi e quanto ancor possiede.

ALFREDO
Che mai sento!

ANNINA
Lo spendio e grande a viver qui solinghi.

ALFREDO
E tacevi?

ANNINA
Mi fu il silenzio imposto.

ALFREDO
Imposto? Or v’abbisogna?

ANNINA
Mille luigi!

ALFREDO
Or vanne. Andro a Parigi, questo colloquio ignori la signora; il tutto valgo a riparare ancora; va! va!)

Oh mio rimorso! Oh infamia!
lo vissi in tale errore!
Ma il turpe sogno a frangere
il ver mi baleno!
Per poco inseno acquetati,
O grido dell' onore;
m'avarai securo vindice;
quest' onta lavero.
Oh mio rossor! Oh infamia!
Ah, si, quest' onta lavero

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De miei bollenti spiriti, O mio rimorso